La traduzione italiana più efficace di "Fake News" è bufala: una informazione falsa presentata come se fosse una notizia, spesso sensazionale.
A rendere una informazione falsa una bufala è, infatti, il modo con cui questa viene presentata:
- sono ottimizzate per generare una forte risposta emotiva capace di spingere il lettore alla mobilitazione: dal punto di vista comunicativo il principale obiettivo delle fake-news è quello di generare una forte risposta emotiva, di solito sdegno e rabbia, fondamentale per spingere il lettore all’azione e alla scelta.
- sono personalizzate:vengono create in base alle caratteristiche psicologiche e sociali del gruppo a cui sono rivolte, associando il contenuto falso sia ad eventi o fatti realmente accaduti rilevanti per il soggetto, sia alle specifiche rivendicazioni o bisogni reali del gruppo di riferimento;
- sono automatizzate: per riuscire ad apparire tra le notizie più popolari, e quindi apparire nelle bacheche di moltissimi lettori, utilizzano migliaia di «bot»- programmi informatici associati ad un profilo social - in grado di condividere a comando le fake-news;
- sono create, in termini di forma multimediale e contenuto, per facilitarne la diffusione e la fruizione sui social: per questo sono prevalentemente visive, spesso immagini con testo sovrapposto associate ad un breve commento testuale, in modo da non richiedere un elevato livello di attenzione da parte dell’utente e permetterne la visione anche da uno smartphone.
- sono create, in termini di forma multimediale e contenuto, per sembrare "vere": per questo vengono create copiando nel nome e nello stile grafico giornali online e siti web autorevoli.
Grazie a queste cinque caratteristiche la bufala diventa un "fatto sociale", cioè una notizia che intuitivamente si impone come vera - viene percepita come vera perché corrisponde alle aspettative e alla personalità dei soggetti per cui è stata ideata - al gruppo sociale di riferimento per cui è stata costruita. |
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